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Archivio mensile 16 Gennaio 2020

La bella intervista di The Wam: “Una Tv sui talenti italiani nel mondo: così ho stregato gli Usa”

Di seguito, lo splendido articolo a firma di Andrea Fantucchio per The Wam che racconta di me, di Patrimonio Italiano TV​, di Montaguto.com, dei miei romanzi e dei miei progetti in cantiere.

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L’emittente di Michele Pilla, fra tv tradizionale e Skype, ha conquistato l’interesse delle istituzioni americane con le storie sugli italiani nel mondo

Una tv sugli italiani nel mondo che ha conquistato le comunità italoamericane negli Usa. Un tg in dialetto internazionale. Alle spalle lo stesso poliedrico personaggio: il giornalista Michele Pilla, 36 anni, napoletano di nascita, ma cittadino del mondo. Patrimonio Italiano Tv è nata nel 2018, ma ha già raccolto migliaia di appassionati. E storie di chi, nel mondo, realizza imprese straordinarie e non ha dimenticato l’Italia. Patrimonio italiano Tv, fondata da Pilla e dal giornalista Luigi Liberti, è stata anche insignita del prestigioso “Citation dal Borough di Brooklyn”, nell’ambito dell’Italian American heritage culture monthThe Wam ha intervistato proprio Michele Pilla.

Michele Pilla: tv sugli italiani nel mondo
Michele Pilla fra gli italiani

Michele, Patrimonio italiano tv è arrivata dopo l’esperienza del tg in dialetto partito dal paesino irpino di Montaguto. Cos’era?

“Nel 2006, con due amici, volevamo raccontare feste e sagre con foto e video. Sono nato a Napoli, ma ho origini montagutesi e un forte legame col paese irpino. Allora abbiamo iniziato a sperimentare lì alcuni servizi in dialetto. Poi mi è venuto in mente: facciamo un tg tutto in dialetto. Il progetto è convogliato nel sito Montaguto.com. La risposta è stata eccezionale. E ha attirato anche i complimenti del direttore dell’ex direttore Rai, Biagio Agnes. Mi ha detto: raccontare notizie a Roma è facile, farlo in un paesino è davvero giornalismo”. (Qui il sito di Michele con tanti interessanti progetti e curiosità)

Attirate anche l’attenzione delle emittenti nazionali. Cosa accade poi?

“Un montagutese all’estero, uno dei tanti che ci seguiva, lancia il suggerimento: fatelo in inglese. Noi ci stiamo: nasce il primo tg degli italiani all’estero in dialetto internazionale. Riceviamo il premio dell’associazione Amici di Totò. Il sito cresce e iniziamo a coinvolgere decine di persone. Ci inviano storie dal mondo. Ci parlano di loro e il progetto cresce ancora”.

E così arriva Patrimonio italiano Tv: di cosa parliamo?

“Il progetto, sviluppato con il collega Luigi Liberti, è semplice: ci occupiamo solo di italiani nel mondo. Non ne parla nessuno. O, almeno, nessuno lo fa in modo continuo e strutturato. Noi invece abbiamo rubriche fisse: come le interviste via Skype agli italiani all’estero il martedì sera: il formati si chiama “Italian Heritage”. C’è poi un programma sui consolati. Oltre all’area dedicata alle news con il notiziario “L’Italia nel mondo”. (Leggi quest’interessante approfondimento sul futuro delle tv: saranno tutte streaming)

Quali sono gli obiettivi della tua tv?

“Far conoscere gli italiani nel mondo che si sono affermati grazie alle proprie professioni. Individuare l’evoluzione di cultura e tradizioni italiane all’estero. Tenere unite le tante comunità di paesani italiani dislocati per il mondo. Un pezzo di Italia che, pur andando via fisicamente, non si è mai davvero allontano”. (Se trovi questo articolo interessante, segui la pagina facebook di The Wam. A te costa un attimo, ma ci farebbe crescere molto).

Tutto questo occuperebbe la vita di almeno dieci persone, ma tu hai fatto di più: ora, dopo il progetto sugli italiani nel mondo, ti sei dato alla scrittura. Ed ecco nascere la paper novel: di che parliamo?

“Un genere tutto mio. C’è una pagina di giornale, paper appunto, all’inizio di ogni capitolo. Il thriller, Goodbye Montaguto, si snoda fra il paesino irpino e gli Stati Uniti. Un giornalista americano è inviato in Irpinia per un’inchiesta sulla frana che ha fatto tremare il paese. E che, fra l’altro, ora si è rimessa in moto. Il racconto è poi incentrato anche sulla misteriosa sparizione di un bambino”.

Nei tuoi progetti c’è sempre un’anima glocal: perché?

“Ritengo che puoi allontanare la persona dal paese, ma non il paese dalla persona. Ora abbiamo creato dei premi sull’italianità: “Patrimonio Italiano Awards”. Vorremmo portarli in giro per l’Europa come manifestazione itinerante. Crediamo nella forza del brand Italia e vogliamo sostenerlo ovunque”.

‘Goodbye Irpinia’, Montaguto sul Rapporto Italiani nel mondo 2019

Ancora una volta Montaguto protagonista in Italia e nel mondo. Il nostro amato paesello è finito infatti sulle pagine del prestigioso “Rapporto Italiani nel mondo” edizione 2019, a cura della Fondazione Migrantes (Organismo pastorale della CEI), edito da Tau Editrice. Si tratta del più importante studio relativo agli italiani all’estero, di cui Michele Pilla ha firmato un capitolo dal titolo “Patrimonio Italiano Tv: girare il mondo alla ricerca dell’italianità”, pagina 283.

Nella parte quinta, sezione 3 – Appendice bibliografica ragionata – è stata inserita la sinossi di “Goodbye Irpinia” all’interno del capitolo “La narrazione dell’esperienza migratoria italiana”. Il romanzo, infatti, è dedicato alla vasta comunità di montagutesi sparsi in tutto il mondo.

La Campania e l’Irpinia all’Onu di New York: Mike Pilla porta Montaguto al celebre Palazzo di Vetro con il suo romanzo

L’Irpinia, e Montaguto, al quartier generale dell’ONU, il leggendario Palazzo di Vetro. Qualche giorno fa, Michele “Mike J.” Pilla, giornalista e scrittore originario di Montaguto, ha avuto l’onore di essere ospite della Sede dell’Assemblea generale e del Segretariato delle Nazioni Unite a New York.

Pilla, che si trova negli Stati Uniti in questi giorni per la promozione del romanzo “Goodbye Irpinia“, edito da Bibliotheka Edizioni e ambientato proprio tra Montaguto, New York e Toronto, è stato ospite di Stefano Vaccara, direttore de “La Voce di New York“, uno dei più importanti giornali italiani in America. “La Voce di New York” ha un ufficio di corrispondenza proprio all’interno del celebre Palazzo di Vetro, sito tra la First Avenue e la 46 Street.

Il direttore Vaccara ha dunque accompagnato Mike Pilla in visita ai luoghi più significativi del palazzo, lungo i bellissimi corridoi e all’interno delle due sale principali: la General Assembly Hall e la Security Council Chamber, la Camera del Consiglio di Sicurezza.

Mike Pilla ha approfittato per portare con sé una copia del romanzo “Goodbye Irpinia”, che mostra in queste foto scattate proprio all’interno del Palazzo di Vetro, che dunque ha ospitato Montaguto, l’Irpinia e la Campania.

«È stata una splendida emozione percorrere i corridoi circondati di meravigliose opere d’arte e, soprattutto, poter accedere alle due sale più importanti della sede, che ospitano meeting e riunioni così delicate per le sorti del mondo. E, naturalmente, l’emozione più grande è stata poter portare con me un po’ di Irpinia e di Montaguto, sia qui all’Onu che negli Stati Uniti.»

Con Stefano Vaccara, Mike Pilla ha parlato del romanzo e della sua promozione negli States ma anche del suo lavoro per gli italiani all’estero con Patrimonio Italiano Tv: il giornale “La Voce di New York”, infatti, è tra i più importanti mezzi di informazioni al mondo per gli expat.
Da New York, Pilla si sposterà a Filadelfia, dove presenterà “Goodbye Irpinia” presso l’History of Italian Immigration Museum il 30 ottobre – evento organizzato dall’Associazione Filitalia International – e poi a Boston, dove sarà ospite del festival letterario italiano “IDEA Boston” venerdì 1 novembre.