Si chiama “I Lumi della Ragione” la nuova e costituenda associazione culturale di Orsara di Puglia che nasce con il principale obiettivo di occuparsi di divulgazione culturale. Presidente del nuovo sodalizio sarà Rocco Dedda, docente di matematica e fisica che – col suo progetto di divulgazione online – coinvolge quotidianamente una platea social di circa 100mila follower. “Stiamo già lavorando all’organizzazione del Festival di divulgazione culturale ‘Orsapiens’”, ha annunciato Dedda, “Sarà un evento che coinvolgerà la comunità, le scuole, i divulgatori culturali e scientifici di tutta Italia”.
Vicepresidente della nuova realtà associativa sarà Enedina Belluscio, mentre gli altri ruoli organizzativi e operativi vedranno protagonisti Rocchina Cericola, Daniela Labruzzo, Michela Del Priore, Michele Labruzzo, Michele Pilla, Patrizio De Michele, Giuseppe Pirro e Francesco Riccadi. “Siamo un bel gruppo, con competenze e interessi complementari, e condividiamo l’idea di integrare saperi e ragioni trasversali per valorizzare più concretamente il territorio, farne conoscere e apprezzare vocazioni ed eccellenze, favorendone lo sviluppo”.
L’iniziativa che terrà a battesimo “I Lumi della Ragione” è già in calendario per il 29 ottobre, alle ore 10, quando nell’istituto scolastico comprensivo di Orsara l’associazione presenterà i progetti culturali dedicati alle scuole, i laboratori con le “zucche non euclidee” e le rielaborazioni tridimensionali di Piazza Mazzini durante la ricorrenza dei Fucacoste. Il 30 ottobre, il sodalizio sarà nuovamente all’opera con i laboratori sperimentali delle “Zucche matematiche, artistiche ed… esplosive!” nel centro storico. Il 31 ottobre, alle ore 18, la presentazione ufficiale dalle ore 18 in aula consiliare, dove oltre al sodalizio sarà presentato anche il libro “The working Dead” di Michele Pilla. Martedì 1 novembre, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 in poi, il gruppo de “I Lumi della Ragione” sarà protagonista de “La macchina del tempo”: rielaborazioni in 3D, immagini e immersioni futuristiche di Orsara tra radici del passato e innovazione.
“The working dead – Storie oscure di morti bianche” (Arcadia Edizioni) è un’opera di fiction-thriller, realizzata dallo scrittore Mike J. Pilla, che prende spunto dalla terribile realtà che ci circonda, relativa alla piaga degli infortuni professionali. Oltre a narrare di incidenti e morti sul lavoro, i quattro racconti contenuti nell’opera mettono in luce e denunciano la scarsità di sicurezza in diversi settori lavorativi.
Nel primo racconto (“La società”), un’operaia di un’azienda tessile finisce in coma in seguito alla caduta di una trave alla sua postazione di lavoro e si risveglia in un letto di ospedale. Qui incontra uno strano personaggio, un avvocato che le propone di difenderla in un processo contro la sua azienda. Il secondo (“Casa-vacanze”) è la storia di una coppia che affitta una casa-vacanze in un paesino funestato anni prima da una terribile sequela di morti sul lavoro, operai che ristrutturavamo case-vacanze; il paese, però, si mostra poco ospitale e i due si ritroveranno al centro di strani e oscuri episodi. Il terzo (“Sirena”) narra della morte di cinque Vigili del fuoco in seguito a un’esplosione durante una sagra di paese. Gli abitanti sono convinti che l’indagine sul tragico evento fosse stata chiusa troppo in fretta. Un giornalista viene chiamato a riaprire il caso e scoprirà una verità terrificante. La quarta e ultima storia (“La vita di sempre”) è ambientata in carcere: un agente penitenziario racconta la sua vita quotidiana tra le celle, sconvolta dall’arrivo in prigione di un uomo denominato “Il Santone”, che porterà lo scompiglio più totale tra i detenuti e gli altri agenti causando numerose morti e una torbida spirale di violenza.
I quattro racconti, che seguono il filone della narrativa nera, genere prediletto dell’autore, mescolano fiction e iperrealismo. Supportati dalle pagine di quotidiani immaginari, dimostrano come, sempre più spesso, la realtà superi la fantasia. Una realtà terrificante, quella delle morti sul lavoro, su cui non è più possibile sorvolare né indugiare.
Il libro è disponibile in tutte le librerie d’Italia e negli store online.
LEGGI LA SCHEDA LEGGI UN ESTRATTO DEL LIBRO
L’idea prende spunto dalla straordinaria campagna sulla sicurezza “Zero morti sul lavoro”, la missione che la UIL sta portando avanti a tutti i livelli dal 2021: una campagna che anche Papa Francesco ha avuto modo di conoscere e apprezzare in un incontro con il Segretario generale Pierpaolo Bombardieri.
«Non possiamo più chiamarle morti bianche – afferma Bombardieri nella prefazione al libro –. Neanche troppo provocatoriamente affermiamo che sono omicidi. Sono vittime di scarsa attenzione alle procedure di sicurezza, sono vittime di logiche del profitto che vanno oltre la dignità umana, sono vittime di un sistema che non mette più al primo posto il diritto alla vita. Ottimo il risultato ottenuto da Michele che, attraverso un lavoro di qualità, ha voluto raccogliere frammenti, storie e testimonianze che aiutano ad accendere con maggiore intensità i riflettori dell’opinione pubblica, dei lettori, su un importantissimo terreno.»