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Author Archive by michelepilla

Ecco ‘The working dead – Storie oscure di morti bianche’

“The working dead – Storie oscure di morti bianche” (Arcadia Edizioni) è un’opera di fiction-thriller, realizzata dallo scrittore Mike J. Pilla, che prende spunto dalla terribile realtà che ci circonda, relativa alla piaga degli infortuni professionali. Oltre a narrare di incidenti e morti sul lavoro, i quattro racconti contenuti nell’opera mettono in luce e denunciano la scarsità di sicurezza in diversi settori lavorativi.

Nel primo racconto (“La società”), un’operaia di un’azienda tessile finisce in coma in seguito alla caduta di una trave alla sua postazione di lavoro e si risveglia in un letto di ospedale. Qui incontra uno strano personaggio, un avvocato che le propone di difenderla in un processo contro la sua azienda. Il secondo (“Casa-vacanze”) è la storia di una coppia che affitta una casa-vacanze in un paesino funestato anni prima da una terribile sequela di morti sul lavoro, operai che ristrutturavamo case-vacanze; il paese, però, si mostra poco ospitale e i due si ritroveranno al centro di strani e oscuri episodi. Il terzo (“Sirena”) narra della morte di cinque Vigili del fuoco in seguito a un’esplosione durante una sagra di paese. Gli abitanti sono convinti che l’indagine sul tragico evento fosse stata chiusa troppo in fretta. Un giornalista viene chiamato a riaprire il caso e scoprirà una verità terrificante. La quarta e ultima storia (“La vita di sempre”) è ambientata in carcere: un agente penitenziario racconta la sua vita quotidiana tra le celle, sconvolta dall’arrivo in prigione di un uomo denominato “Il Santone”, che porterà lo scompiglio più totale tra i detenuti e gli altri agenti causando numerose morti e una torbida spirale di violenza.

I quattro racconti, che seguono il filone della narrativa nera, genere prediletto dell’autore, mescolano fiction e iperrealismo. Supportati dalle pagine di quotidiani immaginari, dimostrano come, sempre più spesso, la realtà superi la fantasia. Una realtà terrificante, quella delle morti sul lavoro, su cui non è più possibile sorvolare né indugiare.

Il libro è disponibile in tutte le librerie d’Italia e negli store online.

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L’idea prende spunto dalla straordinaria campagna sulla sicurezza “Zero morti sul lavoro”, la missione che la UIL sta portando avanti a tutti i livelli dal 2021: una campagna che anche Papa Francesco ha avuto modo di conoscere e apprezzare in un incontro con il Segretario generale Pierpaolo Bombardieri.

«Non possiamo più chiamarle morti bianche – afferma Bombardieri nella prefazione al libro –. Neanche troppo provocatoriamente affermiamo che sono omicidi. Sono vittime di scarsa attenzione alle procedure di sicurezza, sono vittime di logiche del profitto che vanno oltre la dignità umana, sono vittime di un sistema che non mette più al primo posto il diritto alla vita. Ottimo il risultato ottenuto da Michele che, attraverso un lavoro di qualità, ha voluto raccogliere frammenti, storie e testimonianze che aiutano ad accendere con maggiore intensità i riflettori dell’opinione pubblica, dei lettori, su un importantissimo terreno.»

 

 

Mike J. Pilla e Marzo Del Grosso Colonna, editore “Arcadia Edizioni”

 

 

Il sequel di Goodbye Irpinia sarà ambientato a Orsara di Puglia

È un agosto molto intenso, dal punto di vista letterario: sono alle prese con la scrittura del sequel di Goodbye Irpinia, che sarà interamente ambientato a #OrsaradiPuglia. Con grande soddisfazione, ho trovato persone straordinarie che mi hanno dato un aiuto immenso con le mie ricerche sul paese e sul #fucacoste.

Un grazie al #Sindaco di #Orsara, Mario Simonelli, a Concetta Terlizzi e a tutta l’Amministrazione comunale, che mi hanno riservato una calorosa accoglienza per discorrere dello sviluppo del romanzo e di progetti culturali in divenire.

Un grazie all’amico Rocco Dedda, il mitico prof. di Un quarto d’ora con il prof – di Rocco Dedda, uomo dei numeri che viene in soccorso alla letteratura, e che ha in cantiere una stupenda iniziativa legata alla divulgazione culturale.

Un grazie all’amica Michela Del Priore, per l’impagabile supporto e per avermi fatto rivivere i “riti” e le singole tappe dell’evento. Spero che lo “sprone scrittorio” sia reciproco!

Un grazie a super Chef Peppe Zullo, che ogni volta mi fa rivivere la tradizione culinaria del paese con le sue straordinarie creazioni.

Un grazie al professor Antonio Casoria, che mi ha guidato tra le stradine e le storie “da brivido” di Orsara. E credetemi: ce ne sono di incredibili!

Un grazie al collega Francesco Quitadamo, la “voce” di Orsara nel mondo.

E un grazie, ovviamente, a tutti coloro che mi supporteranno nelle ricerche per completare una storia che merita di essere raccontata!

#quinonèhalloween #goodbyeirpinia #letteratura #thriller #scrittura #romanzo #libri #daunia

 

 

Tappa a Savignano Irpino per il mio ‘pellegrinaggio letterario’

Continua il mio pellegrinaggio letterario nella mia Irpinia! Un anno dopo la strepitosa presentazione di Goodbye Irpinia e Londra: fermata per l’inferno, a cura della mia amica Tina Caterino, con l’impagabile allestimento di Marco Gallo Cartolibreria Mainiero Ariano Irpino e la diretta streaming di Antonello Granato – Pagina, sono tornato alla meravigliosa Biblioteca Comunale Savignano Irpino, che prende sempre più forma. Per me è un “luogo del cuore”, e prima o poi riuscirò a ritagliarmi una settimana e fermarmi a scriverci un racconto! Non posso che ringraziare di vero cuore per “ospitare” anche i miei due romanzi!
Complimenti a super Tina Caterino, al sindaco Fabio Della Marra e all’Assessore alla Cultura Teresa Lombardi per questa splendida oasi di cultura! E grazie di cuore per farmi sentire a casa!

Un anno fa usciva ‘Londra, fermata per l’inferno’

 

Oggi di un anno fa, 1 luglio 2021, faceva il suo esordio in libreria il mio secondo romanzo, “Londra fermata per l’inferno” – Bibliotheka edizioni. Un thriller ambientato tra la capitale inglese e Roma, disponibile in tutte le librerie e gli store online.

Hatton Cross è la terzultima fermata della Piccadilly Line, dove una gelida notte del gennaio 1990 si verificò un tragico evento.

Gennaio 2010. Vent’anni dopo, Stefano Valente e Marco Tucci sono a Londra in viaggio di piacere e proprio a Hatton Cross incontrano Anja, una dolce e misteriosa ragazza dagli occhi di ghiaccio. Tornato a Roma, Stefano viene a sapere che due ragazze con cui ha avuto una fugace relazione sono state ritrovate morte. Su entrambi i luoghi del decesso c’è una misteriosa scritta: “Evol”.

Intanto, il ragazzo è tormentato da incubi la cui protagonista è sempre Anja. Decide così di tornare a Londra per rintracciare l’enigmatica ragazza. Scoprirà che Anja, dietro i suoi occhi gelidi, nasconde un passato oscuro, costellato di delitti e impregnato di sangue…

Dopo il successo di Goodbye IrpiniaMike J. Pilla realizza un altro “Paper novel” che condurrà il lettore nei meandri della Londra più cupa.

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Il romanzo è disponibile in tutte le librerie d’Italia e sui dispositivi elettronici (anche all’estero!)

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‘The intern’, il primo racconto-giornale al mondo vola a New York

THE INTERN, il primo racconto-giornale al mondo, nella “sua” New York, la città dov’è ambientato. Nei giorni scorsi ho approfittato per consegnarne una copia al Console generale d’Italia, Fabrizio Di Michele, e al direttore dell’Istituto Italiano Di Cultura di Nyc, Professor Fabio Finotti, ai quali ho illustrato il progetto e parlato anche di Goodbye Irpinia e di Montaguto.

‘The intern’, primo racconto-giornale al mondo

The intern – Paper novel” è il primo racconto al mondo che si esplica interamente tramite le pagine di un giornale, ed è stato depositato presso l’ufficio Copyright di Washington, nella prestigiosissima Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Un vero e proprio nuovo genere letterario, quello lanciato dallo scrittore e giornalista Mike J. Pilla: il paper novel.

L’autore, originario di Ponticelli, è presente nelle librerie italiane con i romanzi thriller “Goodbye Irpinia” (Bibliotheka edizioni) e “Londra fermata per l’inferno” (in uscita il prossimo 1 luglio sempre per Bibliotheka), ed entrambe le opere mescolano fiction romanzesca e realtà con l’ausilio di pagine di giornale che precedono ogni capitolo.

La storia, collocata temporalmente nel settembre/ottobre 2019, si sviluppa attraverso il “News York”, un giornale creato ad hoc, e segue fedelmente casi di politica, attualità e cronaca newyorchese e statunitense. Il confine tra realtà e fiction narrativa è reso molto sottile dalle notizie reali accadute durante i giorni in cui la storia si svolge.

Il racconto si apre con l’omicidio di Mark Kump, un collaboratore del giornale. La notizia appare in un trafiletto di spalla in prima pagina sull’edizione di “The News York” del 26 settembre 2019; l’apertura è dedicata all’impeachment chiesto dalla speaker della Camera Pelosi per Donald Trump. Qui la storia è ancora celata.

Nel numero successivo del giornale, la trama si esplica in modo chiaro: “The intern”, un anonimo stagista, afferma di essere l’assassino di Mark Kump e di aver sequestrato il caporedattore Jim Marshall, a cui ha tagliato un dito e lo ha spedito in redazione. Se il giornale non pubblica ciò che lui vuole, lo ammazzerà.

E così inizia a pubblicare una serie di articoli in cui spiega le sue ragioni e decide di dare ampio risalto agli episodi di cronaca a New York. Giorno dopo giorno la notizia del sequestro incuriosisce i lettori e i media di tutto il mondo, che rilanciano la notizia: “Il caso del giornale sotto sequestro”. L’uomo si definisce “l’uomo che ha preso l’America per le palle tramite un giornale”.

Tutto ciò, mentre il NYPD prosegue le indagini alla ricerca di elementi che rispondano alla domanda che ormai si fanno tutti: “chi è The intern?

 

 

 

The most useful languages to learn in 2022 and beyond

I and my wife stood amazed. Then I realised that the crest of Maybury Hill must be within range of the Martians’ Heat-Ray now that the college was cleared out of the way. At that I gripped my wife’s arm, and without ceremony ran her out into the road. Then I fetched out the servant, telling her I would go upstairs myself for the box she was clamouring for.

I started off at once for the Spotted Dog, for I knew the landlord had a horse and dog cart. I ran, for I perceived that in a moment everyone upon this side of the hill would be moving. I found him in his bar, quite unaware of what was going on behind his house. A man stood with his back to me, talking to him.

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«Se non mi pubblicate in prima ucciderò il vostro giornalista»

“The intern” torna alla carica e detta la linea editoriale

Non si fermano le minacce e i deliri di “The intern”, l’anonimo killer che qualche giorno fa ha ucciso Mark Kump, collaboratore del “The
News York”, e che ha sequestrato il nostro caporedattore Jim Marshall.

Fino al tardo pomeriggio di ieri non abbiamo ricevuto nessun cenno da parte sua e così il lavoro in redazione è filato liscio, tra la crescente
preoccupazione per le condizioni di Marshall e la concitazione delle notizie che, di questi tempi, si susseguono in maniera sempre più
frenetica.

Alle 19.20 l’apertura era pronta con la notizia del prosieguo delle indagini per impeachment contro il Presidente Trump da parte dei Democratici (leggi sotto) quando è giunta la mail alla nostra segreteria: “È giunto il momento di cambiare le carte in tavola. Se non pubblicherete il contenuto di questa mail in prima pagina, domani, ucciderò il vostro giornalista. E da ora in avanti seguirete le mie
condizioni, volta per volta. Da ora in avanti, prenderò il controllo del News York”.

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