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Martedì 27 ottobre sono stato ospite della trasmissione “Incipit – In viaggio tra le righe“, a cura di Antonio Esposito ed Enrica Leone, in onda tutti i martedì alle 21.00 sulla pagina Facebook e sul canale Youtube. Si tratta di un format web-televisivo che racconta di libri, autori, editori e librai, mettendo al centro l’amore e l’arte della lettura. A oggi, sono state realizzate due stagioni con oltre quaranta puntate e tantissimi autori intervistati.
È stata una chiacchierata bellissima, quella che ha avuto luogo nello splendido salotto letterario sul web messo a punto da Antonio ed Enrica. Un’ora trascorsa a parlare non solo di “Goodbye Irpinia” ma anche e soprattutto dell’amore verso la propria terra e del rispetto delle radici, temi alla base del romanzo. Un grande onore essere stato parte di un evento letterario che si sta facendo largo sul web grazie alla competenza e alla spigliatezza dei due conduttori. Un format davvero riuscito, e che non si è fermato neanche nel periodo natalizio.
Qui in basso trovate il video completo. Vi rimando anche ai link della trasmissione.
“Può pruà a lassà lu paése ma è lu paése ca nun te lassa maije”, ovvero “Puoi provare a lasciare il paese ma è il paese che non ti lascerà mai”.
Questa la tag-line di “Goodbye Irpinia”, un romanzo che rappresenta una vera e propria dichiarazione d’amore verso il piccolo paese irpino di cui Mike J. Pilla è originario. E Montaguto è la culla d’infanzia anche di tantissimi montagutesi sparsi per il mondo. Da Toronto fino a Youngstown (in Ohio), da New York a Boston e Buenos Aires, fino al Giappone (esattamente Amagasaki), c’è un po’ di Montaguto in tantissimi angoli del mondo.
La comunità irpina all’estero, infatti, è molto vasta e molto attiva sui social. E tanti tra i montagutesi lontani ogni giorno testimoniano il loro amore e la loro affezione verso il loro paese attraverso i forum o le pagine di Montaguto.com.
Un amore davvero viscerale, che spinge molti di essi a tornare ciclicamente al loro paese e comunque a tenersi in contatto con i parenti e gli amici che vivono in Italia.
Un amore che Pilla reputa commovente, come testimoniato ogni giorno dalle email che giungono tramite le pagine di Montaguto.com. Ed è proprio questo uno degli argomenti fondamentali del romanzo, quella forza intrinseca che muove ogni cosa e che spinge il protagonista a spingersi sempre più in là nella ricerca dei suoi amici scomparsi.
“Goodbye Irpinia” è una dedica a tutti gli irpini che giorno dopo giorno sognano di tornare a casa, alla propria casa, la casa reale, quella vera, quella che ha dato loro i natali. Ecco perché il romanzo è anche la storia dei montagutesi lontani, di quei paesani che vivono all’estero ma, con la mente e col cuore, non si sono mai mossi da Montaguto, dall’Irpinia e dall’Italia.
Goodbye Irpinia, primo “Paper novel” al mondo, edito da Bibliotheka Edizioni, è in vendita in tutte le librerie d’Italia e online (» CLICCA QUI).
Il romanzo thriller di Mike J. Pilla e rappresenta una novità assoluta in ambito editoriale: si tratta di una inchiesta-fiction con inserti giornalistici, ambientata tra Montaguto – piccolo paese del Sud Italia dove insiste la frana più vasta d’Europa – New York, Toronto e Youngstown.
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“Goodbye Irpinia” è il primo Paper novel al mondo, un romanzo-inchiesta tra fiction e realtà in cui ogni capitolo è preceduto da inserti giornalistici realizzati ad hoc. Un nuovissimo modus narrandi che supporta la storia arricchendoli con elementi reali e altri di finzione. Il romanzo thriller del giornalista Mike J. Pilla ha come protagonista la frana di Montaguto, il cosiddetto “mostro di terra” che dal 2005 al 2010 ha tenuto in scacco il paese e la zona, con la chiusura della fondamentale arteria stradale SS90 delle Puglie e persino della tratta ferroviaria Roma-Lecce.
Una triste pagina di cronaca della storia italiana, che Pilla ha raccontato per filo e per segno sul giornale online Montaguto.com e che ha deciso di romanzare affinché il tempo non ne cancelli il ricordo. Nel romanzo, l’inchiesta è condotta da un giornalista italo-canadese, che scoprirà la bellezza del piccolo paese e l’amore dei tanti paesani sparsi per il mondo, che mantengono un legame fortissimo con il proprio luogo natio e con le proprie radici. Per questo motivo, tanti sono i riferimenti al dialetto montagutese.
La storia narrata nel libro svela molte delle problematiche di piccoli paesi come Montaguto, lasciati sempre più abbandonati a sé stessi. Un thriller, un romanzo che, con l’ausilio delle immagini inserite nelle pagine di giornale, mette in evidenza le bellezze del posto, svelandone le pulsioni naturali e l’amore di coloro che hanno scelto di restare a vivere nel proprio paese. Ma è anche la storia dei tantissimi emigrati che soffrono nello stare lontani dalla culla della propria infanzia.
Perché, come rivela la tag-line del romanzo: “Puoi provare a lasciare il paese ma è il paese che non ti lascerà mai”.
Un’antica maledizione. Un’oscura presenza. Un paese in ostaggio. Steve Caruso, giornalista italo-canadese, viene inviato dal suo giornale a Montaguto, paesino del Sud Italia dov’è scomparso un bambino di otto anni, ritrovato l’indomani. Pochi giorni dopo, spariscono due trentenni. Nel ‘95 si persero le tracce di un altro ragazzino, Luigi Altieri. Gli indizi portano alla “Cappella Maestri”, un monumento funerario dov’è custodito l’inquietante ritratto di un ingegnere morto a Toronto. Nel frattempo, una frana mastodontica continua la sua discesa verso valle, riportando a galla una lugubre storia. Insieme al giornalista Alberto Cataldi, Steve ingaggia una corsa contro il tempo per salvare i ragazzi, col supporto di una comunità di montagutesi di Toronto e New York. I due diventeranno testimoni di una verità terribile, tenuta nascosta per secoli sotto terra. Una terra che ingoia tutto ciò che trova sul suo cammino.
“Goodbye Irpinia”, primo Paper novel al mondo – romanzo-inchiesta tra fiction e realtà che trasporta il lettore dall’Italia al Nord America – è la malinconica storia dei tanti emigrati lontani dalla propria terra.
Goodbye Irpinia, primo “Paper novel” al mondo, edito da Bibliotheka Edizioni, è in vendita in tutte le librerie d’Italia e online (» CLICCA QUI).
Il romanzo thriller di Mike J. Pilla e rappresenta una novità assoluta in ambito editoriale: si tratta di una inchiesta-fiction con inserti giornalistici, ambientata tra Montaguto – piccolo paese del Sud Italia dove insiste la frana più vasta d’Europa – New York, Toronto e Youngstown.
» DOVE ACQUISTARE GOODBYE IRPINIA In tutte le librerie d’Italia / Sui dispositivi elettronici (anche all’estero!)
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Michele “Mike J.” Pilla è stato intervistato dalla casa editrice Bibliotheka Edizioni in merito al suo romanzo, “Goodbye Irpinia”. Ambientato tra Canada, Stati Uniti e Montaguto, si è parlato logicamente anche del nostro amato paesello. Potete rivedere l’intervista qui in basso.
È trascorso già un anno dalla meravigliosa presentazione di “Goodbye Irpinia”, il romanzo thriller di Mike J. Pilla edito da Bibliotheka Edizioni, tenutasi martedì 10 settembre 2019 nella sala stampa della Camera dei Deputati.
L’opera, primo “Paper novel” al mondo, è in vendita in tutte le librerie d’Italia e online, e rappresenta una novità assoluta in ambito editoriale: si tratta di una inchiesta-fiction con inserti giornalistici, ambientata tra Montaguto – piccolo paese del Sud Italia dove insiste la frana più vasta d’Europa, protagonista del libro – New York, Toronto e Youngstown. L’evento è stato presentato dall’Onorevole Fucsia Nissoli Fitzgerald, Deputata italiana all’estero, Ripartizione Nord e Centro America, e moderato da Gianni Lattanzio, Segretario Generale Istituto Cooperazione Paesi Esteri.
«Quello che abbiamo presentato non è solo un libro ma un progetto culturale – ha affermato l’Onorevole Nissoli –, uno strumento letterario che si propone due scopi: intanto, fare luce su un paesino, Montaguto, poco più di 300 abitanti, inserito in un contesto geopolitico molto complesso, ai confini tra Campania e Puglia, e deficitario di infrastrutture; e poi tenere alta l’attenzione sulla frana più vasta d’Europa, protagonista assoluta del romanzo. Elemento fondamentale dell’opera è l’estero, rappresentato dalla vasta comunità irpina nel mondo. Il romanzo, presentato nello scorso mese di maggio alla fiera del libro italiano a Toronto, è ambientato tra Irpinia, New York, Youngstown e appunto Toronto, comunità che rappresento qui a Roma in quanto parlamentare eletta in Nord e Centro America.»
Tanti gli ospiti presenti all’evento, tra i quali l’Onorevole Fabio Porta, il sindaco di Montaguto, Marcello Zecchino, Giuseppe Sommario, Docente dell’Università Cattolica e fondatore del “Piccolo Festival delle Spartenze”, Gianni Vigoroso, cronista di Ottopagine e Ottochannel 696, Alfredo Procaccini, Presidente Sistema Farmacia Italia, Vincenzo Castaldo, fondatore dell’associazione “Irpini della Capitale”, la giornalista Gilda Luzzi di “Passaparola Magazine”, giornale italiano in Lussemburgo, e l’attore Massimiliano Benvenuto, che ha magistralmente interpretato alcuni brani del libro.
«“Goodbye Irpinia” è un libro che si avvale di uno stile fluido e una storia avvincente – commenta Gianni Lattanzio, moderatore dell’evento –. Si tratta di un’opera che pone l’accento su una zona quale l’Irpinia che ha avuto diverse vicissitudini, tra cui questa enorme frana. Ma in “Goodbye Irpinia” si parla moltissimo anche della grande storia dell’emigrazione meridionale e sul rapporto tra irpini/italiani all’estero e i territori d’origine. Un romanzo psicologico che “scava” nell’intimo delle persone che sono andate via e vorrebbero tornare a casa. E poi c’è l’elemento thriller/horror, che non guasta.»
In collegamento video, Stefano Vaccara, direttore de “La Voce di New York”, e MichelaDi Marco, Presidente del Comites di Toronto, hanno portato i loro saluti dall’estero, insieme a Domenico Del Core, montagutese emigrato in Canada. “Goodbye Irpinia” fu presentato in anteprima assoluta lo scorso 4 maggio in Canada, nel corso di “Librissimi – Festival del libro italiano” organizzato proprio dal Comites.
«Essere sindaco di un paese di 400 anime e parlare di Montaguto in questo luogo fa venire la pelle d’oca – ha affermato il sindaco Zecchino –. C’è stato un amico che ha trasportato il paese in un libro e l’ha fatto trasmettendo in maniera singolare le emozioni che si possono vivere in una comunità così piccola, con tutte le problematiche che racchiude e tutte le bellezze che i nostri luoghi possono offrire. Ho provato un’emozione simile celebrando un matrimonio civile. Quella di stasera è una grande gioia, e ringrazio Michele Pilla per questo lavoro che ha voluto donare ai montagutesi, ed è bello vedere una nutrita rappresentanza della nostra comunità qui a Roma.»
Il cronista Gianni Vigoroso di Ottochannel ha ripercorso quei drammatici momenti del 2010, quando la frana di Montaguto causò l’interruzione della SS90 e della ferrovia Roma-Lecce: «Questa storia l’ho vissuta in prima persona, soprattutto quella notte. C’erano le lacrime di chi lottava per il territorio, nel momento in cui arrivò l’ultimo treno. Qualcuno disse: “Ora ci tolgono anche i treni”. Perdere anche la stazione significava dire addio a quel territorio. Ma lì, in quella parte di Irpinia nelle aree interne, lo Stato vinse. La Protezione Civile e l’esercito risolsero la situazione in tre mesi. Adesso però c’è da stare di nuovo attenti, a quasi dieci anni da allora. La frana è tornata a muoversi e occorre tenere alta l’attenzione.»
Alfredo Procaccini, presidente di Sistema Farmacia Italia e montagutese fiero e orgoglioso, pone l’accento sui significati intrinsechi dell’opera: «C’è una rappresentatività subliminale, in questo libro. Intanto ci sono un mondo reale e un mondo parallelo, il mondo di chi è costretto ad andar via ma vorrebbe tornare nel proprio paese. Stessa cosa tra Europa e America: a Toronto si fanno le stesse cose che si fanno a Montaguto, e questo è tipico degli emigrati, che sono molto legati alle proprie tradizioni, al proprio cibo, alla propria cultura. E infine la frana, che rappresenta al tempo stesso il dramma e la speranza di questo paese.»
L’autore ha poi invitato per un saluto Raffaele Delle Rose, validissimo diciassettenne di Montaguto, che a soli otto anni leggeva romanzi e scriveva racconti, uno dei quali, “i mostri di terra di Montaguto”, ha ispirato Pilla per un capitolo inserito all’interno di “Goodbye Irpinia”.
«Il “caso” di Raffaele fa capire che c’è speranza per il futuro – ha affermato Pilla -. Sarebbe bello allontanare i ragazzi dallo smartphone e avvicinarli ai libri e a carta e penna. Sarebbe bello poterne parlare nelle scuole.»
Ultimo ma non ultimo, il saluto del professor Giuseppe Sommario, dell’Università Cattolica di Milano, grande esperto di emigrazione, fondatore del “Piccolo Festival delle Spartenze” e grande esponente calabrese. «Il vero dramma dell’emigrante è quello di vivere in una terra di nessuno. Noi vorremmo essere nel nostro paese ma invece siamo altrove. Il libro, poi, rappresenta una sorta di ponte tra il paese e i montagutesi lontani: un modo anche per farli “tornare” a casa.»
Montaguto è una sorta di metonimia, una parte per il tutto: rappresenta l’Irpinia intera e ognuno degli oltre 5mila comuni sotto i 5mila abitanti, con gli stessi pregi e le stesse problematiche. E tanti tra i montagutesi lontani ogni giorno testimoniano il loro amore e la loro affezione verso il loro paese di origine, un amore davvero viscerale, che spinge molti di essi a tornare ciclicamente al loro paese e comunque a tenersi in contatto con i parenti e gli amici che vivono in Italia. “Puoi provare a lasciare il paese, ma è il paese che non ti lascerà mai”: questa è la significativa tag-line dell’opera, che rappresenta una vera e propria dichiarazione d’amore verso il piccolo paese irpino di cui Mike J. Pilla è originario.