‘Londra: fermata per l’inferno’, la mia dedica a tutti gli amici dell’Onda Cafè

“Un bar è essenziale: è il cordone che ti lega al tuo territorio, che ti offre conforto nei momenti difficili, che spegne la noia e accende la gioia. Un bar è quel posto dove vuoi andare quando non sai dove altro andare”.

“Londra: fermata per l’inferno” è il mio personale atto d’amore verso l’Onda cafè, un bar situato su via Tiburtina, a Roma. Più che un bar, l’Onda è per me una seconda casa, una sorta di buen retiro, dove tra l’altro ho scritto diversi capitoli di questo libro. E nel libro, l’Onda Cafè è uno dei luoghi principali, il quartier generale dei protagonisti.

Un luogo del cuore, dell’anima, il posto dove ho conosciuto tanti amici e, ancor di più, mia moglie. E allora il mio romanzo rappresenta una sorta di ringraziamento per tutto quello che ho ricevuto da questo posto magico e, naturalmente, una dedica a tutte le straordinarie persone che ho incontrato nel corso degli anni.

Il ringraziamento più grande va ovviamente all’amico fraterno Giuvan, titolare dell’Onda, per tutti i meravigliosi momenti che ci ha regalato.

E un ricordo commosso all’amico Giampiero Tarasi, che ci ha lasciato qualche mese fa: sarai sempre nel cuore di tutti noi!

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Il romanzo è disponibile in tutte le librerie d’Italia e sui dispositivi elettronici (anche all’estero!)

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‘Londra fermata per l’inferno’ – In uscita il 1° luglio 2021

Dopo il successo di Goodbye IrpiniaMike J. Pilla realizza un altro “Paper novel” che condurrà il lettore nei meandri della Londra più cupa.

Hatton Cross è la terzultima fermata della Piccadilly Line, dove una gelida notte del gennaio 1990 si verificò un tragico evento.

Gennaio 2010. Vent’anni dopo, Stefano Valente e Marco Tucci sono a Londra in viaggio di piacere e proprio a Hatton Cross incontrano Anja, una dolce e misteriosa ragazza dagli occhi di ghiaccio.
Tornato a Roma, Stefano viene a sapere che due ragazze con cui ha avuto una fugace relazione sono state ritrovate morte. Su entrambi i luoghi del decesso c’è una misteriosa scritta: “Evol”.

Intanto, il ragazzo è tormentato da incubi la cui protagonista è sempre Anja. Decide così di tornare a Londra per rintracciare l’enigmatica ragazza.

Scoprirà che Anja, dietro i suoi occhi gelidi, nasconde un passato oscuro, costellato di delitti e impregnato di sangue…

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Ufficiale: rappresenterò Montaguto al premio letterario ‘Il borgo italiano’ con ‘Goodbye Irpinia’

È ufficiale! Rappresenterò il mio paese, Montaguto, al “Premio Letterario il Borgo Italiano: racconta il tuo borgo attraverso la tua opera” con il mio romanzo Goodbye Irpinia (Bibliotheka Edizioni), primo paper novel al mondo che ben descrive il mio amore per il piccolo ma bellissimo borgo irpino.

La premiazione si terrà il 17 luglio 2021 a Lanzo Torinese (Piemonte), il borgo che ospita l’edizione 2021.

Il Premio Letterario il Borgo Italiano, organizzato da David Spezia, è un premio letterario nazionale dedicato agli autori e borghi italiani. L’obiettivo del Premio è promuovere e divulgare la letteratura italiana che fa riferimento ai piccoli centri italiani definiti comunemente “borghi”, far conoscere gli autori e il loro territorio, creando un ponte tra le realtà locali. Ogni anno viene ospitato da un borgo differente nel quale viene organizzata la cerimonia di premiazione, assieme ad eventi letterari e culturali.

È già un grande onore essere in gara in questo concorso, che ben si sposa con lo spirito col quale ho scritto ‘Goodbye Irpinia’: il profondo amore per il MIO borgo e per le mie radici, che è quello di tutti i paesani lontani”.

“Goodbye Irpinia”, primo Paper novel al mondo – romanzo-inchiesta tra fiction e realtà che trasporta il lettore dall’Italia al Nord America – è la malinconica storia dei tanti emigrati lontani dalla propria terra. Steve Caruso, giornalista italo-canadese, viene inviato dal suo giornale a Montaguto, paesino del Sud Italia dov’è scomparso un bambino di otto anni, ritrovato l’indomani. Pochi giorni dopo, spariscono due trentenni. Nel ‘95 si persero le tracce di un altro ragazzino, Luigi Altieri. Gli indizi portano alla “Cappella Maestri”, un monumento funerario dov’è custodito l’inquietante ritratto di un ingegnere morto a Toronto. Nel frattempo, una frana mastodontica continua la sua discesa verso valle, riportando a galla una lugubre storia. Insieme al giornalista Alberto Cataldi, Steve ingaggia una corsa contro il tempo per salvare i ragazzi, col supporto di una comunità di montagutesi di Toronto e New York. I due diventeranno testimoni di una verità terribile, tenuta nascosta per secoli sotto terra. Una terra che ingoia tutto ciò che trova sul suo cammino.

Come rivela la tag-line del romanzo: “Puoi provare a lasciare il paese ma è il paese che non ti lascerà mai”.

 

Questi i link per seguirmi sul sito degli “Artisti di Borgo”  »  Mike J. Pilla  » Goodbye Irpinia   » Montaguto

LEGGI » Montaguto tra i romanzi del Premio Letterario il Borgo Italiano 2021

 

 

‘La maledizione di Hatton Cross: omicidi, incendi e strane storie’

“Londra fermata per l’inferno”
Romanzo di Mike J. Pilla

Un terrificante viaggio nella periferia di Londra. Un incontro inquietante nella metropolitana. Una stazione che nasconde un terribile segreto. Hatton Cross è la terzultima fermata della Piccadilly Line, dove una gelida notte del gennaio 1990 si verificò un tragico evento.

Gennaio 2010. Vent’anni dopo, Stefano Valente e Marco Tucci sono a Londra in viaggio di piacere e proprio a Hatton Cross incontrano Anja, una dolce e misteriosa ragazza dagli occhi di ghiaccio. Tornato a Roma, Stefano viene a sapere che due ragazze con cui ha avuto una fugace relazione sono state ritrovate morte. Su entrambi i luoghi del decesso c’è una misteriosa scritta: “Evol”. Intanto, il ragazzo è tormentato da incubi la cui protagonista è sempre lei: Anja. Decide così di tornare a Londra per rintracciare l’enigmatica ragazza. Scoprirà che Anja, dietro i suoi occhi gelidi, nasconde un passato oscuro, fatto di delitti e impregnato di sangue…

Londra, fermata per l’inferno è il secondo thriller di Mike J. Pilla. Dopo il successo internazionale di Goodbye Irpinia, presentato in Canada e negli States, l’autore realizza un altro Paper novel – romanzo inchiesta tra fiction e realtà che condurrà il lettore nei meandri della Londra più cupa.

La stazione di Hatton Cross è in funzione da quasi venticinque anni: fu aperta il 19 luglio 1975 nell’ambito dei lavori di estensione della Piccadilly line – che negli ultimi anni trasporta quasi tre milioni di passeggeri – e ne è rimasta il capolinea fino all’apertura della fermata degli Heathrow Terminals 2 & 3 il 16 dicembre 1977.

La stazione ha 2 binari e sorge tra la Great South West Road (A30) e la strada che costeggia a sud l’Aeroporto. È compresa nella Travelcard Zone 5 e 6 e serve una vasta zona che include il paese di Hatton, Feltham a sud e Bedfont a ovest. La stazione si trova a Hillingdon, mentre il paese di Hatton si trova a Hounslow. Parte dell’area circostante è inclusa nel perimetro dell’aeroporto, il resto ospita capannoni industriali o magazzini.

Con “Hatton Cross” si riferisce all’incrocio tra la Great Southwest Road e Hatton Road, le due strade principali dell’area, che si trova immediatamente a sudest dell stazione. Il 17 gennaio 2008, il volo 38 della British Airways, in arrivo da Pechino è precipitato a breve distanza da Heathrow. Nessun morto ma 47 feriti tra le 152 persone a bordo.

Tante tragedie hanno colpito la stazione, ogni quattro anni: nel 1994, nel 1998, nel 2002 e nel 2006. Omicidi che hanno sconvolto il quartiere, perpetrati tutti con le stesse, terribili modalità.

La gente del posto non nasconde la paura, tanto che si è parlato più volte di un serial killer che colpirebbe a Hatton Cross ogni quattro anni, nella sera di San Valentino. Anche gli incendi e i black-out fanno “rumore”. Il mese scorso c’è stato l’ultimo rogo di una lunga serie, che sembra stiano tenendo in scacco questa linea in particolare.

Nessuna conseguenza per i viaggiatori ma solo tanta paura, paura che ha riportato alla mente di tutti il terrificante incendio di King’s Cross del 1987.

È stato il secondo disservizio in meno di un mese: pochi giorni prima un black-out ha tenuto bloccato un convoglio nel tunnel tra Hatton e l’aeroporto per oltre due ore. Di black-out da queste parti se ne verificano molti, circa una ventina ogni anno ma – come ha riferito una fonte anonima ai nostri microfoni – solitamente i disservizi durano pochi minuti e non causano grossi disagi alla circolazione.

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La bella Intervista con Silvia Tedeschi, italiana alle Hawaii, su ‘Londra fermata per l’inferno’ e ‘Goodbye Irpinia’

Un fortunato e interessante incontro avvenuto tramite e per causa del Covid.

Ho conosciuto lo scrittore Michele Pilla tramite il contatto di Patrimonio Italiano TV con cui stiamo preparando un grande ed entusiasmante progetto per tutti voi.

Gli ho chiesto la disponibilità di una intervista per parlare dei suoi due primi libri e ne è uscita fuori una curiosa interessante chiacchierata:

  •   Ciao Mike! il primo pensiero alla visione dei due titoli è: come siamo passati dall’Irpinia a Londra?

Ciao Silvia! Grazie mille per questa splendida opportunità di parlare delle mie “creature letterarie”. Il passaggio da Irpinia a Londra è stato abbastanza fisiologico. Il mio primo romanzo, “Goodbye Irpinia”, è stato pubblicato nel 2019 ma in realtà iniziai a scriverlo molto, molto tempo prima (l’idea originale è del 1996!) Ero a Montaguto, il paese di origine di mio padre, e la prima stesura ebbe luogo proprio lì. “Londra fermata per l’inferno” è invece la cronaca di un viaggio che feci con due cari amici, Massimo Di Pasquale e Antonio Ricci.

 

  •   Cosa ha ispirato i tuoi libri “Goodbye Irpinia” e “Londra fermata per l’inferno”?

“Goodbye Irpinia” è un romanzo giovanile, ispirato da un fatto di cronaca, la frana di Montaguto che ha “isolato” il paese, e da alcune leggende del posto. È un romanzo che mescola fantasia e realtà, e di fatto è il primo paper novel al mondo. In pratica, nel libro c’è una parte narrativa e una parte giornalistica. Il confine tra fiction e fatti reali è molto sottile. “Londra fermata per l’inferno” nasce invece nel 2008, quando con i miei due amici Massimo e Antonio andammo in Inghilterra per un concerto. Avevamo un albergo a pochi passi da Heathrow e alla stazione metro di Hatton Cross incontrammo una ragazza che mi colpì tantissimo. Era mezzanotte inoltrata, e mi chiedevo cosa ci facesse lei lì, a quell’ora. Di quel viaggio scrissi un diario di oltre venti pagine: annotazioni, luoghi, incontri, emozioni. Da quel diario è nato questo libro, anch’esso un paper novel. C’è il romanzo e ci sono pagine di giornale che raccontano di alcuni inquietanti episodi avvenuti a Londra dal 1990…

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‘Londra, fermata per l’inferno’: l’orrore di Hatton Cross

Hatton Cross è la terzultima fermata della Piccadilly Line, dove una gelida notte del gennaio 1990 si verificò un tragico evento. Gennaio 2010. Vent’anni dopo, Stefano Valente e Marco Tucci sono a Londra in viaggio di piacere e proprio a Hatton Cross incontrano Anja, una dolce e misteriosa ragazza dagli occhi di ghiaccio.

Tornato a Roma, Stefano viene a sapere che due ragazze con cui ha avuto una fugace relazione sono state ritrovate morte. Su entrambi i luoghi del decesso c’è una misteriosa scritta: “Evol”. Intanto, il ragazzo è tormentato da incubi la cui protagonista è sempre Anja. Decide così di tornare a Londra per rintracciare l’enigmatica ragazza.

Scoprirà che Anja, dietro i suoi occhi gelidi, nasconde un passato oscuro, costellato di delitti e impregnato di sangue…

Londra, fermata per l’inferno è il secondo thriller di Mike J. Pilla. Dopo il successo internazionale di Goodbye Irpinia, presentato in Canada e negli States, l’autore realizza un altro Paper novel – romanzo inchiesta tra fiction e realtà che condurrà il lettore nei meandri della Londra più cupa.

 

‘Londra: fermata per l’inferno’, la splendida intervista di Amedeo Picariello a Michele Pilla a Irpinia Tv

Mercoledì 26 marzo 2021, su Irpinia Tv – canale 97 del Digitale Terrestre in Irpinia, nell’ambito della trasmissione “Forum attualità” è andata in onda una bellissima intervista a Michele Pilla a cura del giornalista Amedeo Picariello. Si è parlato di pandemia e aree interne e del nuovo romanzo “Londra: fermata per l’inferno”. Ecco il video integrale.

https://www.youtube.com/watch?v=k59sBgi0GL8

La mia partecipazione alla Fiera virtuale del libro Italia, un bellissimo ponte culturale col Perù

Domenica 21 marzo ho avuto l’onore di partecipare, come autore di “Goodbye Irpinia”, alla Fiera virtuale del libro Italia – storia ed eredità culturale, un evento letterario di promozione e vendita di libri, omaggi e tributi artistici alla letteratura italiana, conferenze, interviste, workshop, spettacoli, musica, storie e molto altro ancora! La fiera ospiterà presentazioni di autori famosi in tutto il continente europeo e americano, che saranno visualizzabili virtualmente sul canale ufficiale di Facebook. Si è parlato, ovviamente, di Montaguto e della gigantesca frana, protagonista del romanzo.

Michele “Mike J.” Pilla è stato presentato da Gianluca Cherubini, addetto stampa di Bibliotheka Edizioni, la casa editrice del romanzo.

Ecco il certificato di partecipazione.

 

Di seguito, il video della presentazione.